Forum Internazionale sull'Orientamento, Genova 14 novembre 2012
Le nostre impressioni
Mercoledì 14 novembre abbiamo partecipato al Forum Internazionale dell’Orientamento, tradizionale appuntamento per gli esperti del settore (enti, scuole, professionisti, ricercatori e centri di ricerca, agenzie di orientamento e formazione), che si tiene ogni anno a Genova, promosso dalla Regione Liguria, in collaborazione con la IX Commissione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, e con il supporto scientifico di ISFOL e dell’Università degli Studi di Genova.
Quest’anno non possiamo nascondere una certa delusione: il Forum si è ridotto, sia per spazi che per durata; il tema al centro della mezza giornata di incontri doveva essere la discussione sulle priorità dell’orientamento permanente. Purtroppo anche gli eventi atmosferici dei giorni precedenti e la concomitanza con la giornata di sciopero europeo hanno impedito lo svolgimento compiuto dei lavori.
Sono stati lanciati alcuni spunti di collegamento tra la realizzazione dell’Agenda Digitale nella scuola italiana e l’introduzione, nella legge Fornero (la 92/2012), della definizione di apprendimento permanente. In cartellina abbiamo poi trovato l’Accordo per la definizione del sistema nazionale di orientamento permanente. Nell’Accordo si fa riferimento alla legge Fornero, focalizzando l’attenzione sugli obiettivi che si deve porre un sistema nazionale di orientamento permanente e si rinvia ad un Gruppo di lavoro interistituzionale per l’elaborazione di linee di indirizzo generale per l’individuazione di Standard Minimi dei servizi di orientamento, assicurando anche un raccordo con le reti europee deputate all’orientamento.
Entro il giugno 2013 questo Gruppo dovrebbe aver elaborato il documento contenente le linee guida nazionali sull’orientamento e la proposta di standard minimi dei servizi e delle competenze professionali degli operatori. È un auspicio per tutti coloro che lavorano nell’orientamento, settore molto importante, a ponte fra scuola e lavoro, ma non soltanto, e oggi in via di ridefinizione non soltanto per quanto riguarda le politiche di attuazione: sempre più, ai vari livelli, ci si rende conto come, al concetto di long-life learning, si debba oggi affiancare anche quello di orientamento per tutto l’arco della vita.
Nelle precedenti due annualità la ricerca ha focalizzato la sua attenzione su domanda e offerta di orientamento in Italia; nel 2010 in particolare, la ricerca ha approfondito tematiche ed aree prese già in considerazione nell’anno precedente, introducendo un ulteriore livello di analisi, focalizzato sulla domanda di orientamento.