Per le sue caratteristiche, l’ADHD Rating Scale-5 si rivela utile in ogni situazione dove è necessaria una valutazione veloce e affidabile della frequenza e gravità dei sintomi di ADHD, a fini di diagnosi, screening, o per condurre studi epidemiologici. La possibilità di confrontare i dati raccolti da due fonti di informazione differenti (genitori e insegnanti), in contesti diversi dove il soggetto agisce il proprio comportamento (casa e scuola), permette al clinico di tracciare un quadro affidabile dei sintomi e quindi definire il piano di trattamento, i cui effetti possono essere agevolmente misurati attraverso la risomministrazione della scala.
Il DSM-5 ha recepito le acquisizioni della ricerca sull’ADHD di questi ultimi decenni:
- criteri diagnostici organizzati secondo due dimensioni distinte di disattenzione ed iperattività-impulsività, ciascuna costituita da nove sintomi;
- necessità di formulare delle descrizioni dei sintomi diverse per bambini e adolescenti;
- erché sia possibile formulare una diagnosi, i sintomi devono essere associati a una compromissione in almeno un’area di funzionamento (ad es., il rendimento scolastico o le relazioni sociali).
Per tali motivi l’ADHD Rating Scale-5 include due scale distinte di 9 item ciascuna che valutano il livello di compromissione associato alle dimensioni di disattenzione e iperattività-impulsività, sviluppate secondo formulazioni diverse degli item per bambini ed adolescenti, per il comportamento in contesti familiari (compilazione da parte del genitore) o scolastici (insegnante):
- rating scale versione genitori – bambino
- rating scale versione genitori – adolescente
- rating scale versione insegnanti – bambino
- rating scale versione insegnanti – adolescente.
Questo permette di valutare in che misura i problemi legati all’ADHD possano influenzare negativamente il funzionamento di bambini e adolescenti a casa e/o a scuola. Inoltre, l’ADHD Rating Scale-5 valuta, per ognuna delle due scale, 6 settori di compromissione che sono comuni tra i bambini con ADHD:
- relazioni con altri significativi (familiari e insegnanti),
- relazioni tra pari,
- funzionamento scolastico,
- funzionamento comportamentale,
- prestazioni a casa,
- autostima.
Gli intervistati completano ogni serie di voci di compromissione due volte: una prima volta dopo aver valutato le voci dei sintomi di disattenzione e di nuovo dopo aver valutato le voci di iperattività-impulsività. Entrambe le versioni della scala hanno forme separate per bambini (età 5-10 anni) e adolescenti (età 11-17 anni) che incorporano descrizioni dei sintomi appropriate all'età secondo il DSM-5.