Applicazioni
Come misura di velocità di elaborazione complessa che non richiede, per rispondere, un controllo motorio veloce e preciso, il RIT è adatto a una serie di scopi e si può impiegare quando è necessaria una valutazione della velocità di elaborazione mentale di un soggetto. Lo sforzo cognitivo richiesto consente di misurare gli effetti di trauma cranico, ictus, lesione cerebrale, demenza, morbo di Alzheimer e tumori cerebrali. Il RIT può anche essere utilizzato come misura dell’attenzione e dei deficit di velocità di elaborazione complessi e come mezzo rapido per misurare il recupero da una commozione cerebrale. In soggetti con ADHD permette una valutazione meno confusa della velocità di elaborazione complessa ed è in grado di rilevare il ritmo cognitivo lento (SCT – sluggish cognitive tempo) in bambini, adolescenti e adulti che hanno disabilità connesse all’apprendimento, alle emozioni, al comportamento e all’autoregolamentazione.