Il TCGB-2 è costituito da 74 frasi, che afferiscono a 6 tipi principali di strutture grammaticali, e da altrettante tavole illustrate a colori (il materiale è ripreso dalla precedente versione del test, ma è stato oggetto di un accurato processo di restyling e aggiornamento).
Per ciascun item, il bambino deve scegliere, tra le 4 vignette di ogni tavola, quella che rappresenta correttamente il contenuto della frase presentata. Una sola vignetta corrisponde alla frase stimolo, mentre le altre tre fungono da “distrattori”, riferentisi a contenuti affini ma non del tutto analoghi. La frase stimolo è pronunciata dall’esaminatore mentre il bambino ha davanti a sé la pagina in cui è raffigurato l’item corrispondente; il compito non richiede risposta verbale, ma solo l’indicazione della figura prescelta.
Le frasi che compongono il test fanno riferimento a 6 strutture grammaticali:
- locative (12 item): comprendono 6 enunciati con elementi locativi di tipo “topologico” (sotto/sopra, giù/su, dentro/fuori, vicino/lontano) e 6 con locativi di tipo “proiettivo” (davanti/dietro; da-a, tra);
- flessionali (16 item): includono flessioni nominali (plurale/singolare, maschile/femminile), verbali (plurale/singolare verbale, presente/passato/futuro), possessive (singolare/plurale);
- attive (16 item): nella forma affermativa e negativa, includono reversibili probabili e improbabili, reversibili neutre e con agente inanimato;
- passive (16 item): nella forma affermativa e negativa, includono irreversibili, reversibili probabili e improbabili e reversibili neutre;
- relative (8 item): sono differenziate in 4 gruppi in base alla posizione della frase subordinata rispetto alla principale e alla funzione grammaticale del pronome relativo: soggetto/soggetto, oggetto/oggetto, soggetto/oggetto e oggetto/soggetto;
- dative (6 item): sono costituite da enunciati che variano rispetto al rapporto di probabilità/improbabilità dell’evento e al carattere animato/inanimato dei referenti.
Il test si propone di misurare non solo la presenza/assenza di un principio o di una regola nel repertorio linguistico infantile, ma il grado di flessibilità con cui certe conoscenze possono essere applicate a situazioni anche molto decontestualizzate.
Parallelamente alla valutazione quantitativa è possibile effettuare una valutazione qualitativa delle risposte, diretta ad analizzare il peso dei diversi fattori implicati nella comprensione del test. In particolare, l’analisi degli errori nei termini di distrattori grammaticali e lessicali permette di inferire le strategie utilizzate dal bambino nel processo di comprensione delle diverse strutture grammaticali.