Lingua: | inglese |
Caratteristiche: | xiv + 270 pp., brossura |
Data di pubblicazione: | 2013 |
L’aumento dell’influenza degli approcci biologici sulla ricerca e la prevenzione del suicidio, a danno della comprensione sociale e culturale, sta severamente mettendo a rischio la nostra capacità di evitare che le persone muoiano. Possono quindi risultare particolarmente utili le discussioni e le evidenze presentate in questo volume dai principali studiosi in materia di suicido.
Nella prima parte, anziché comparare semplicemente il suicidio nei differenti paesi, gli autori passano in rassegna ed esaminano le argomentazioni fondamentali sul motivo per cui la cultura è di vitale importanza nella comprensione e prevenzione del comportamento suicidario, sul “significato culturale” che può essere attribuito al suicidio, e sulla direzione in cui la teoria e la ricerca stanno andando.
La seconda parte del libro presenta (e allo stesso tempo mette in discussione) recenti ricerche esemplari, incluso uno studio quantitativo e qualitativo sul significato del suicidio in Australia, India e Italia, che viene riportato in dettaglio, così come altri studi sui correlati del comportamento suicidario in Kuwait e negli USA, su una forma culturalmente specifica di suicidio (sati), e sul ruolo del conflitto culturale in Corea del Sud.
Nella sezione conclusiva, i curatori del volume sottolineano la necessità e allo stesso tempo le sfide implicate nel condurre studi sufficientemente sensibili dal punto di vista culturale, e suggeriscono soluzioni a queste criticità.