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Il colloquio clinico

Roberto Anchisi, Mia Gambotto Dessy

Copertina di Il colloquio clinico
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Sintesi

Caratteristiche: 134x208mm, viii + 200 pp., brossura
Data di pubblicazione: dicembre 2017
Copertina

Molto spesso gli psicologi vorrebbero avvicinarsi a una procedura clinica o diagnostica o psicoterapeutica e ottenere informazioni di base utili a prendere decisioni orientate a un approfondimento oppure a risolvere questioni pratiche o dubbi procedurali e operativi. Si pongono, in altre parole, delle domande alle quali talvolta non si trova facilmente una risposta immediata e chiara, e solo un esperto può aiutare.
La collana 100 domande risponde proprio a questa esigenza. Il colloquio clinico, cui è dedicato il primo volume della collana, è una conversazione con uno scopo, quello di ottenere dati, motivare e informare. Questo libro è frutto non solo dello studio della tecnica del colloquio intrapresa dagli autori molti anni fa, ma anche della loro straordinaria esperienza didattica che ha permesso di focalizzare le domande più frequentemente poste da studenti, specializzandi e professionisti. Gli autori rispondono in modo chiaro, pratico e sintetico secondo un approccio cognitivo-comportamentale, che rende affascinante e suggestivo l’incontro con l’interlocutore.

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Informazioni tecniche

Gli autori

Roberto Anchisi
Docente di Psicologia clinica presso la Facoltà di Medicina, Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Parma. È stato il primo Presidente dell’Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento (AIAMC), e attualmente è direttore scientifico di ASCCO – Accademia di Scienze Comportamentali e Cognitive di Parma.

Mia Gambotto Dessy
Impegnata a lungo come manager aziendale, è docente di Comunicazione assertiva e responsabile dell’Istituto di Scienza del Comportamento di Torino. Con Roberto Anchisi è autrice di numerosi volumi sul colloquio psicologico: gli ultimi, pubblicati per i tipi di Franco Angeli, sono il Manuale per il colloquio psicologico (2009) e il Manuale di assertività (2013).

Marianna Vaccaro
Psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, tecnico comportamentale ABA, frequenta il dottorato di ricerca in Economia, marketing e creatività – Behavioral Economics and Nudge, presso l’Università IULM di Milano.

Indice

INTRODUZIONE

Colloquio psicologico e colloquio clinico

1. Che cosa s’intende per colloquio clinico? (il colloquio psicologico secondo i gesuiti)

2. Come il colloquio può aiutare le persone in difficoltà?

3. Come aiutare chi fraintende la natura dei suoi problemi?

PARTE I

Fasi del colloquio clinico

4. Quali sono le fasi del colloquio clinico?

Avviare la relazione terapeutica

5. Come avviare la relazione terapeutica?

6. Che cosa dire per chiudere la prima telefonata che prelude al colloquio?

7. Con quali parole si accoglie il cliente al primo incontro?

8. Che cosa rispondere al cliente che chiede da dove iniziare?

9. Che cosa pensare mentre il cliente parla del suo problema?

Mantenere la relazione terapeutica

10. Quali sono le doti e le abilità che un terapeuta deve avere?

11. Il cliente è un problema o ha un problema?

12. Che cos'è e come si sviluppa l’empatia?

13. Ricorrendo all’autoapertura, che cosa dire a un cliente avvilito che ritiene di essersi comportato in modo inadeguato?

14. Che cosa rappresentano le libere informazioni che ci fornisce il cliente?

15. Essere assertivi aiuta a risolvere i problemi?

16. Come rispondere alle critiche di un cliente?

17. Quali sono le parole da non dire, secondo Rogers?

18. Gli errori da evitare: quali sono?

Raccogliere informazioni e formulare ipotesi

19. Quali sono le informazioni da raccogliere lungo il corso della terapia?

20. Come risolvere la paura dei ladri con il metodo sperimentale?

21. Come avviene l’analisi funzionale delle cause del disturbo lamentato dal cliente?

22. Perché è necessaria un’ipotesi iniziale per evitare che il colloquio si disperda in mille rivoli?

23. Che rilevanza ha il principio di parsimonia nella raccolta di informazioni?

24. Che cosa dire al cliente perché non si perda nel raccontare troppi dettagli?

Motivare al cambiamento

25. Come aiutare la signora Teresina che dichiara di avere la “morte nel cuore”, da quando è stata operata di tumore: psicoeducazione o analisi funzionale condivisa?

26. Resistenze e ostacoli al cambiamento: qual è il ruolo del linguaggio?

27. Come può il colloquio orientare nel dedalo dei pensieri e motivare alla scelta di una via diversa da quella “vecchia”, quando l'abitudine porta a imboccarla automaticamente?

28. Come usare lo strumento delle “cornici relazionali” per modificare regole inflessibili e disfunzionali?

29. Giudicare o comprendere le azioni umane?

30. Che cosa motiva le azioni umane?

31. Qual è la differenza tra bisogni e valori?

32. Come aiutare Annalisa giudicata anormale e incapace dai famigliari?

33. Agire sui pensieri anticipatori può aiutare Federica a superare la paura del panico?

34. Come intervenire con il “controllo dello stimolo” in un caso complesso di rifiuto scolastico?

Pianificare le procedure di trattamento

35. Quali sono gli stadi del cambiamento da considerare nel colloquio clinico? 

36. In base a quali principi il contestualismo funzionale organizza il colloquio clinico?

37. Come può il terapeuta modellare con la FAP il comportamento di un marito per migliorare il rapporto coniugale?

38. Come aiutare una moglie rifiutata dal marito?

39. Può il terapeuta con una semplice frase avviare il cliente all’autonomia?

Orientare le procedure di trattamento

40. Come aiutare i soccorritori a gestire lo stress emotivo, in seguito a un attentato o a una calamità naturale?

41. Come aiutare una persona sconvolta dalla rievocazione di un evento traumatico, seguendo il modello del debriefing?

42. Come aiutare le persone colpite da lutto o da abbandono?

43. Come si affrontano persone irritate, aggressive, “difficili”?

44. Come aiutare un genitore a comprendere le ragioni di conflitto col figlio?

45. Come si modifica il comportamento del cliente quando è governato da regole inflessibili?

46. Come aiutare una persona depressa e sfiduciata, intervenendo sulle sue regole disfunzionali?

47. Una studentessa sente delle voci che le impediscono di dormire e la tormentano tutto il giorno: come aiutarla?

48. Come smontare con la “deletteralizzazione” il disturbo ossessivo-compulsivo di Corinna?

49. Come far uscire Fabio dal circolo vizioso dei buoni propositi, inducendolo ad agire?

50. È possibile aiutare Maria a non pensare a ciò che vuole evitare di pensare?

51. Come evitare di rinforzare clienti con disturbo ossessivo, quando chiedono rassicurazione?

PARTE II

Principi del colloquio clinico nella terapia dei disturbi psicologici

52. Disturbi d’ansia: Che cosa li caratterizza e come tenerne conto nel condurre il colloquio?

53. Un cliente rifiuta di esporsi alle situazioni ansiogene: come strutturare il colloquio?

54.  Perché e come usare la meditazione nei disturbi d’ansia?

55. Come giustificare l’aumento di pensieri durante la meditazione?

56. Come procedere nei casi di panico?

57. Disturbo da Stress Post-Traumatico: come condurre il colloquio con persone vittime di flash-back?

58. Disturbo Ossessivo-Compulsivo: come aiutare Mariella ossessionata dalle malattie?

59. Disturbi di Personalità: su che cosa deve focalizzarsi il colloquio?

60. Giuseppe si sente incompreso nel rapporto di coppia: può imparare a comprendere i sentimenti di sua moglie?

61. Come aiutare Manlio considerato a lungo un fallito dal proprio padre?

62. Perché Carlo chiede continue rassicurazioni?

63. Nel caso di Carlo è utile la matrice di Polk?

64. Disturbo Narcisistico di Personalità: come può il terapeuta entrare nella roccaforte di chi presenta questo disturbo?

65. Disturbo Borderline di Personalità: come far superare la tentazione dell’autolesionismo?

66. Disturbo Dipendente di Personalità: come condurre il colloquio?

67. Disturbi dell’alimentazione: può il colloquio motivare chi soffre di anoressia o di binge eating a cambiare le proprie abitudini alimentari?

68. Disturbi del Neurosviluppo: problemi neurologici o di contesto?

69. Può la pratica meditativa agire su tic (es.: onicofagia) e balbuzie?

70. Disturbi dell'Attenzione e Iperattività: come l’insegnante può motivare un allievo a prestare attenzione?

PARTE III

Il colloquio clinico nell’infanzia e nell’adolescenza

71. Come prepararsi a capire i problemi esistenziali degli adolescenti?

72. Come spiegare a un bambino le diverse funzioni del pensiero?

73. Come motivare i giovani a un uso funzionale del linguaggio e della cognizione?

74. È utile che il terapeuta parli delle proprie esperienze facendo autoapertura?

75. Come utilizzare lo smartphone in modo funzionale al colloquio?

76. Come coinvolgere i genitori nella terapia?

77. Come motivare i genitori al dialogo con i loro bambini?

78. Come introdurre i genitori ad un uso appropriato della lode?

79. Come coinvolgere i genitori nell'uso della token economy?

80. Come dialogare con gli adolescenti?

PARTE IV

Metanalisi del colloquio clinico

81. Modello medico o modello psicologico?

Modello medico

82. Che cosa caratterizza il modello medico?

83. In psicologia clinica come viene utilizzato il modello medico e che cosa comporta?

84. Il colloquio psicoanalitico rientra nel modello medico?

85. Come si svolge il colloquio nelle terapie psicodinamiche brevi?

86. La terapia cognitiva segue il modello medico?

87. Come la terapia cognitiva considera topografia e funzione?

88. Il colloquio secondo le “Quattro P” rientra nel modello medico?

89. La psicologia aristotelica anticipa il modello medico?

90. Come il modello aristotelico ha influenzato la “psicologia del senso comune”?

91. Il modello medico in psicologia può rendere rigido e fuorviante il colloquio clinico?

Modello psicologico

92. Che cosa caratterizza il modello psicologico?

93. L’oggetto del colloquio clinico sono le interazioni tra organismo e ambiente?

94. Qual è il contributo della fenomenologia al colloquio clinico?

95. Che cosa caratterizza il colloquio rogersiano?

96. Qual è la funzione del colloquio clinico nell’approccio sistemico familiare?

97. Quali sono le caratteristiche del colloquio nella prospettiva del contestualismo funzionale?

98. Come si articola il momento terapeutico attraverso il colloquio contestualista funzionale?

99. Esistono principi di base comuni ai diversi modelli del colloquio clinico?

100. Quali sono i testi più utili per approfondire i temi del colloquio clinico?

Recensione

State of Mind

'Il colloquio clinico' tratta i principi del colloquio in ottica cognitivo-comportamentale e fornisce indicazioni mirate in base al disturbo del pazienteIl colloquio clinico è uno strumento agile e ben fatto per chi non ha maturato molta esperienza o vuole rinfrescarsi la memoria e aprirsi alla riflessione sulla propria pratica clinica. Illustra bene come si conduce il colloquio con un paziente, secondo l’approccio cognitivo-comportamentale [...]
6 marzo 2020

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*** IVA compresa (aliq. diverse)