Maria Cristina Stefanini, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta dell’infanzia, dell’adolescenza e della coppia, ha lavorato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e l’Azienza Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze.
Maria Rita Troiani, psicologa e psicoterapeuta sistemico-relazionale, lavora presso l’Unità Funzionale Complessa per i Disturbi Alimentari dell’Unità Sanitaria Locale Toscana Centro.
Janet Treasure, psichiatra, ha lavorato con persone con disturbi alimentari per oltre trentatré anni presso l’Unità disturbi dell’alimentazione del South London and Maudsley Hospital NHS Trust.
Prefazione di Massimo Cuzzolaro
Parte prima. Introduzione metodologica
1. Il ruolo delle famiglie e il nuovo metodo Maudsley 1.1. Il coinvolgimento delle famiglie nella cura dei pazienti con disturbo dell’alimentazione nelle linee guida internazionali e nazionali / 1.2. Introduzione al nuovo metodo Maudsley
2. Un’applicazione italiana del nuovo metodo Maudsley 2.1. Sviluppo dell’applicazione italiana /
2.2. Obiettivi del training NMM per familiari / 2.3. Strumenti di valutazione / 2.4. La ricaduta del training di gruppo sul programma terapeutico complessivo
3. Com’è fatto e come usare questo manuale
3.1. A chi è rivolto / 3.2. Caratteristiche generali delle sessioni / 3.3. Essere un buon conduttore / 3.4. La struttura delle sessioni
Parte seconda. Le sessioni del training
Sessione 1. Incontro motivazionale: ingaggiare nella cura e aumentare la motivazione SCHEDA 1.1 – Introduzione alla complessità del DA / SCHEDA 1.2 – Conosci il tuo nemico!
Sessione 2. Esternalizzazione della malattia: separare la persona dal DA Esercitazione 2.1 / SCHEDA 2.2 – Metafora del cielo e delle nuvole: nuvole, nebbia, tempesta, sereno / Esercitazione 2.2 / Esercitazione 2.3 / SCHEDA 2.1 – La trappola della rassicurazione
Sessione 3. Metafore animali: come il DA influisce sulle relazioni interpersonali SCHEDA 3.1 – Metafore animali legate alle emozioni / Esercitazione 3.1 / Esercitazione 3.2 / Esercitazione 3.3
Sessione 4. Il funzionamento cerebrale della persona con DA SCHEDA 4.1 – Funzionamento e fabbisogno di nutrizione cerebrale / SCHEDA 4.2 – L’impatto della mal/denutrizione sul funzionamento mentale / SCHEDA 4.3 – Fattori di mantenimento individuale: l’instaurarsi delle abitudini / Esercitazione 4.1 / Esercitazione 4.2
Sessione 5. Il modello degli stadi di cambiamento applicato al DA SCHEDA 5.1 – Modello degli stadi di cambiamento / Esercitazione 5.1 / Esercitazione 5.2
Sessione 6. Validazione emotiva e colloquio motivazionale SCHEDA 6.1 – Lo stile validante e i principi base del colloquio motivazionale / SCHEDA 6.2 – Promuovere una comunicazione efficace attraverso l’ascolto attivo / Esercitazione 6.1 / SCHEDA 6.3 – Fare domande aperte / Esercitazione 6.2
Sessione 7. Supporto al pasto SCHEDA 7.1 – Abilità di supporto al pasto / SCHEDA 7.2 – Le fasi del pasto
Conclusioni
Bibliografia