Janet Treasure, psichiatra, ha lavorato per oltre trentatré anni presso l’Unità disturbi dell’alimentazione del South London and Maudsley Hospital NHS Trust, centro leader nella gestione clinica e nella ricerca sui disturbi dell’alimentazione. Ha fatto parte del comitato direttivo delle linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence) ed è consulente medico capo per Beat (la principale associazione no-profit britannica per i disturbi dell’alimentazione). Nel 2007 ha ricevuto il Leadership Award in Research dall’Academy of Eating Disorders.
Gráinne Smith si è occupata della figlia affetta da anoressia nervosa di tipo bulimico con condotte di eliminazione, aiutando ad avviare e gestire linee telefoniche di assistenza per i caregiver.
Anna Crane, medico, ha sofferto di un disturbo dell’alimentazione quando era all’università, esperienza che l’ha spinta a creare materiali divulgativi per aumentare la consapevolezza su questa malattia.
I curatori dell'edizione italiana
Marco Armellini, neuropsichiatra infantile, neurofisiopatologo e psicoterapeuta, è Direttore dell’Area di Salute Mentale Infanzia e Adolescenza dell’Azienda USL Toscana Centro. Ha contribuito a diffondere i principi della Family Centered Care nel nostro paese.
Maria Cristina Stefanini, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, è referente per l’età evolutiva presso l’Unità funzionale dipartimentale della ASL Toscana Centro per i disturbi alimentari e coordina il Master universitario in Disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva dell’Università di Firenze, nonché vari corsi di perfezionamento universitari per il supporto ai familiari di soggetti con disturbi alimentari, secondo il modello del New Maudsley.
Introduzione
1. Prospettive condivise: vivere l’esperienza di un disturbo dell’alimentazione
- Un’istantanea
- Raccolta di pensieri
2. Lavorare con una comprensione comune della malattia: informazioni di base sui disturbi dell’alimentazione
- È un disturbo dell’alimentazione?
- Miti sui disturbi dell’alimentazione
- I fatti (per ora...)
- Quali fattori contribuiscono allo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione?
- Come vengono trattati i disturbi dell’alimentazione?
- Perché i disturbi dell’alimentazione sono così difficili da curare?
- Qual è la prognosi?
3. Conseguenze e consapevolezza del rischio medico
- Osservazioni importanti
- Indice di massa corporea
- Monitoraggio regolare del peso
- Cambiamenti importanti: parlarne con Edi
- Il trattamento sanitario obbligatorio
- La denutrizione come fattore di mantenimento
4. Prendersi cura di una persona cara con un disturbo dell’alimentazione: primi passi
- 1. Affrontare l’argomento: primi pensieri
- 2. Affrontare l’argomento: preparazione e risoluzione dei problemi
- 3. Affrontare l’argomento: pianificazione accurata
- 4. Azione
- 5. Se questa volta fallisci
- 6. Cercare altri supporti?
- 5. Stili di cura dei caregiver
- Come reagisci? A livello emotivo
- Come reagisci? A livello comportamentale
6. Stress, tensione e sviluppo della resilienza
- Perché i caregiver sono predisposti allo stress?
- 1. Mancata disponibilità ad accettare aiuto
- 2. Tempo di contatto
- 3. Lo sforzo del ruolo: favorire la coerenza a casa con i familiari e altri caregiver
- 4. Problemi legati al disturbo
- 5. Credenze sulla malattia
- 6. Relazioni interpersonali
- 7. Bisogni non soddisfatti
- 8. Stigma
- Ricorda
7. Comprendere il cambiamento
- Introduzione
- Fasi di cambiamento
- Come le persone si muovono verso il cambiamento
- Come il ciclo del cambiamento può bloccarsi
- Perché usare il regolo della disponibilità al cambiamento?
- Dirlo
- Prossimi passi
- Caregiver che vogliono cambiare
8. Comunicazione
- Come si svolge la comunicazione
- Alcuni punti di partenza per i “principianti della comunicazione”
- Abilità comunicativa n. 1: il colloquio motivazionale
- Abilità comunicativa n. 2: affrontare le trappole della conversazione
- Abilità comunicativa n. 3: “fisioterapia mentale”.
- Abilità comunicativa n. 4: atmosfera
- Abilità comunicativa n. 5: intelligenza emotiva
- Abilità comunicativa n. 6: creare regole e stabilire limiti
- Abilità comunicativa n. 7: riformulare i pensieri inutili
- Abilità comunicativa n. 8: discutere di cambiamento e progressi
9. Relazioni di cura
- Errori di comunicazione nei disturbi dell’alimentazione
- Fase 1: fattori di rischio interpersonali
- Fase 2: fattori di mantenimento interpersonali
- I fattori interpersonali possono mantenere la malattia
- Ottenere il giusto equilibrio emotivo
- Ottenere il giusto equilibrio nel dare la direzione
- Trovare il giusto equilibrio
10. Relazioni sociali: partner, fratelli e sorelle e coetanei
- Il sistema innato della ricompensa sociale
- Il cervello sociale nei disturbi alimentari
- Promuovere la complessità sociale: le relazioni con i pari e il partner
- Il rapporto di coppia
- Il rapporto con i fratelli
- I rapporti di amicizia
- Proteggere il benessere di tutti i caregiver
11. Essere modello d’intelligenza emotiva e di capacità di risolvere i problemi
- Registrazione emotiva e sensibilizzazione
- Rotture di relazioni
12. Affrontare la restrizione alimentare
- A. Il ruolo dell’alimentazione e dei comportamenti alimentari
- B. Come cambiare le cattive abitudini alimentari
- C. Prendere distanza dalle regole del disturbo dell’alimentazione
- D. Affrontare l’alimentazione
- Punti chiave
- E. L’alimentazione assistita
- F. Dare supporto quanto basta
- Altre informazioni
13. Come aiutare con abbuffate e pratiche di eliminazione
- Capire cosa causa lo stato mentale bulimico
- Reazioni all’iperalimentazione
- Valutare i pro e i contro del cambiamento
- Azione: imposta un obiettivo realistico
14. Gestire i comportamenti difficili
- Priorità comportamentali
- Regole di base
- Affrontare gli antecedenti (o fattori scatenanti) dei comportamenti
- Affrontare i comportamenti
- Cambiare i comportamenti del disturbo dell’alimentazione
- Linguaggio e tratti familiari
- 1. Gestire i comportamenti: il vomito
- 2. Gestire i comportamenti: i rituali e le compulsioni
- 3. Gestire i comportamenti: i sintomi ossessivo-compulsivi e il perfezionismo
- 4. Gestire i comportamenti: l’esercizio fisico eccessivo
- 5. Gestire i comportamenti: le emozioni intense
- 6. Gestire i comportamenti: l’autolesionismo
- Feedback
15. Riflettere, rivedere e rilassarsi
- Riassumendo…
- Lavorare insieme: chi vive con Edi è una squadra
- Trovare la forza e sviluppare resilienza
- Riflettere sulle reazioni inutili
- Lavorare per aiutare ad affrontare alcuni dei punti deboli sottostanti alla malattia
- Parole e frasi utili: quali e cosa?
- Ripetere
- Lasciare correre
- Trappole di rassicurazione
- Comportamenti inaccettabili
- Parole d’incoraggiamento molto importanti
- Altri aggettivi positivi da utilizzare per promuovere il cambiamento nel disturbo dell’alimentazione
- Registrare i progressi e le battute d’arresto
- Un diario collettivo?
- Conclusione