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Applicare il nuovo metodo Maudsley                                                              

Maria Cristina Stefanini, Maria Rita Troiani e Janet Treasure

Copertina Applicare MAUDSLEY (210x280 mm).jpg

Sintesi

Caratteristiche tecniche:
210x280mm; brossura cucita; con schede per il training scaricabili
Pubblicazione:

dicembre 2024

Questo libro è dedicato al New Maudsley Model of family treatment for anorexia nervosa. Riassume le basi teoriche e le prove scientifiche di utilità clinica di questo intervento nella cura dei disturbi dell’alimentazione. Racconta, poi, un’interessante esperienza di applicazione in Italia. Offre, infine, una guida dettagliata agli specialisti che si preparano a condurre gruppi per i familiari di pazienti con patologie del comportamento alimentare. 

Il gruppo inglese di ricercatori-clinici del Maudsley Hospital di Londra ha scelto di lasciare in secondo piano le pur frequenti disfunzioni dei sistemi familiari (scarsa definizione dei ruoli, invischiamento, evitamento dei conflitti, ecc.) e ha mirato, pragmaticamente, prima di tutto alla costruzione di una forte alleanza con i genitori, assunti e allenati come co-terapeuti, individuandone quattro principali, i primi tre propri dei pazienti stessi e il quarto dell’ambiente familiare:

  • stile cognitivo rigido, inflessibile, centrato sui dettagli e dominato dalla paura di sbagliare;
  • stile emotivo diretto a evitare emozioni e legami intimi;
  • attribuzione di un valore positivo ai comportamenti anoressici;
  • tendenza dei familiari a reagire con un livello elevato di emozioni espresse negative.

Sulla base dell’ultimo fattore, un fuoco importante del lavoro psicoterapeutico è diventato aiutare padri e madri a gestire le loro reazioni di fronte al comportamento di figli che rifiutano il cibo e/o ricorrono a pratiche dannose per perdere peso.

Nel giro di pochi anni questo metodo di intervento ha avuto diversi sviluppi con applicazioni previste sia per l’età adolescenzialeche per quella adulta. Nel corso del tempo, vari studi ne hanno confermato l’utilità e hanno permesso di iscriverlo, anche, nelle linee guida più recenti (American Psychiatric Association), fra le terapie di scelta per i disturbi dell’alimentazione.

Prefazione di Massimo Cuzzolaro

Indice

Parte prima. Introduzione metodologica

1. Il ruolo delle famiglie e il nuovo metodo Maudsley

1.1. Il coinvolgimento delle famiglie nella cura dei pazienti con disturbo dell’alimentazione nelle linee guida internazionali e nazionali

1.2. Introduzione al nuovo metodo Maudsley

 

2. Un’applicazione italiana del nuovo metodo Maudsley

2.1. Sviluppo dell’applicazione italiana        

2.2. Obiettivi del training NMM per familiari

2.3. Strumenti di valutazione

2.4. La ricaduta del training di gruppo sul programma terapeutico complessivo

 

3. Com’è fatto e come usare questo manuale

3.1. A chi è rivolto

3.2. Caratteristiche generali delle sessioni

3.3. Essere un buon conduttore

3.4. La struttura delle sessioni

 

Parte seconda. Le sessioni del training

Sessione 1. Incontro motivazionale: ingaggiare nella cura e aumentare la motivazione

Sessione 2. Esternalizzazione della malattia: separare la persona dal DA

Sessione 3. Metafore animali: come il disturbo alimentare influisce sulle relazioni interpersonali

Sessione 4. Il funzionamento cerebrale della persona con DA

Sessione 5. Il modello degli stadi di cambiamento applicato al DA

Sessione 6. Validazione emotiva e colloquio motivazionale

Sessione 7. Supporto al pasto

 

Conclusioni

Bibliografia

Le autrici

Maria Cristina Stefanini, ricercatore in Neuropsichiatria Infantile, è referente  per i minori presso la UFS Disturbi Alimentari dell'Azienda USL Toscana Centro.

Maria Rita Troiani, psicoterapeuta sistemico-relazionale, è formatrice per i training basati sul New Maudsley Model, presso la UFS Disturbi Alimentari dell'Azienda USL Toscana Centro.

Janet Treasure, psichiatra, ha lavorato per oltre trentatré anni presso l’Unità disturbi dell’alimentazione del South London and Maudsley Hospital NHS Trust, ha fatto parte del comitato direttivo delle linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence) ed è consulente medico capo per Beat (la principale associazione no-profit britannica per i disturbi dell’alimentazione).