La BEN-Par è strutturata in 32 prove brevi ma altamente sensibili, divise per dominio cognitivo:
- Attenzione (4 prove)
- Funzioni esecutive (5)
- Abilità visuo-spaziali (1)
- Abilità motorie (6)
- Abilità prassico-visuo-costruttive (4)
- Memoria (4)
- Linguaggio (5)
- Orientamento (3)
e per competenza “sottocorticale” (sindrome parkinsoniana) o “corticale” (altre funzioni cognitive – area demenza corticale). I punteggi per singolo subtest e per area possono essere valutati e aggiustati secondo l’età del paziente attraverso l’uso di tabelle di correzione, in cui il valore ottenuto viene collocato all'interno di un punteggio equivalente da 0 a 4, permettendo di classificare velocemente ed intuitivamente la prestazione come:
- nella fascia superiore alla media normativa (4)
- nell’area della media normativa entro una DS (3)
- al di sotto di sotto di una DS dalla media (2)
- al limite inferiore del valore normativo ovvero a 1,5 DS dalla media (1)
- al di sotto della norma (0).
Infine, la BEN-Par fornisce tre indici generali: uno di compromissione globale delle funzioni cognitive (Indice di Decadimento Globale – IDG), un Indice di Decadimento specifico per la quantificazione della sindrome Parkinsoniana (IDP) e un Indice di Decadimento delle funzioni cognitive (IDD). La presenza di deficit sia all'interno della sezione IDP sia nella sezione IDD diviene suggestiva di una probabile evoluzione della sindrome parkinsoniana in demenza.
Report neuropsicologico
La BEN-Par offre tutti gli strumenti per redigere un report neuropsicologico.
Lo studio e la costruzione della scala si sono avvalsi non solo dei dati del campione di controllo ma anche dei valori forniti da un’ampia popolazione di pazienti con Parkinson che hanno permesso di determinare i limiti entro i quali considerare il grado di decadimento cognitivo. In tal senso la BEN-Par non è stata solo tarata sulle prestazioni di un folto campione di soggetti cognitivamente sani, come la maggior parte delle scale neuropsicologiche, ma anche aggiustata ed adattata alla popolazione con Parkinson tarandola direttamente su di un’ampia popolazione di pazienti. In questo modo è stato possibile definire, sulla base di un’evidenza clinica, criteri che permettono di posizionare il quadro clinico del paziente su una linea di continuum dallo stato di assenza di deficit cognitivo allo stato di demenza passando per il “decadimento cognitivo lieve”.