Finalità: | valutazione del rischio verso sé e di violenza verso gli altri e della trattabilità |
Età/target: | dai 18 anni in poi |
Caratteristiche: | giudizio professionale strutturato |
Composizione: | 20 fattori |
Somministrazione: |
forma: individuale (carta e matita)
tempo: variabile |
Scoring: |
forma: scheda di lavoro
tempo: 10-15' |
Edizione italiana: | Georgia Zara e Franco Freilone |
Data di pubblicazione: | dicembre 2023 |
Giudizio professionale strutturato: il processo di decisione attuabile attraverso lo START è sostenuto da linee guida sviluppate in base allo “stato dell’arte” della conoscenza scientifica e della pratica professionale, migliorando coerenza, utilità e trasparenza della decisione.
Contestuale al trattamento: grazie alla sua ripetibilità, lo START permette di monitorare i progressi del trattamento con cadenza giornaliera, settimanale o bisettimanale.
Individua le emergenze: lpermette d'identificare forme di minaccia (o danno o pericolo) che sono reali, attuabili, acute e mirate, indicando l'opportunità di rimandare la valutazione e la necessità di agire con immediatezza.
Lo START è una guida clinica per accompagnare i processi decisionali riguardo al rischio verso di sé o gli altri, coadiuvando, così, il trattamento e la gestione quotidiana di soggetti in carico ai Servizi di salute mentale o nel percorso giudiziario o detentivo. Esso permette di effettuare previsioni in condizioni d’incertezza, spesso di emergenza, al fine di una valutazione che guardi al breve termine.
La valutazione del rischio tramite l’implementazione dello START trova nel contesto italiano diversi ambiti di applicazione, che abbracciano sia quello più strettamente clinico e sanitario che quello forense e della giustizia penale.
Nel contesto clinico, i servizi territoriali che fanno capo ai Dipartimenti di salute mentale possono utilizzare lo START per formulare le proprie raccomandazioni cliniche, trattamentali, terapeutiche e rieducative, risultando esso somministrabile con il paziente degente (sia acuto che cronico), con il paziente ambulatoriale e con ogni utente in riabilitazione che appartenga alla popolazione psichiatrico-forense.
Nell’ambito esecutivo, lo START può anche essere utilizzato sull’autore di reato condannato che deve comparire davanti al Tribunale di sorveglianza, per valutare se l’esecuzione della pena possa avvenire all’interno del contesto detentivo o in misura alternativa alla detenzione (esecuzione in area esterna all’istituto di pena, presso la propria abitazione o in altro luogo di privata dimora).Lo START è concepito come una guida clinica per accompagnare i processi decisionali riguardo al rischio, coadiuvando il trattamento e la gestione quotidiana dei pazienti e degli utenti. A questo fine si richiede un lavoro di monitoraggio costante e di rivalutazione: esso deve essere compilato con regolarità e ogni qualvolta ci si aspetti un’alterazione apprezzabile del rischio (o dei rischi).
La frequenza di utilizzo dello START dipende dalla persona e dai cambiamenti relativi al suo stato di benessere e al suo funzionamento sociale. Nei casi di valutazione con persone ad alto rischio e con rischio acuto può essere utilizzato giornalmente, settimanalmente o bisettimanalmente. Nei casi in supervisione e riabilitazione la frequenza nel suo utilizzo può variare da una a 12 settimane. È importante tenere presente che alcune misure di controllo pongono la persona in una condizione di forte stress fisico ed emotivo e, pertanto, è possibile trovarsi di fronte alla necessità di valutare situazioni problematiche espressione di una reazione contingente. Per questo lo START è accompagnato con una guida per identificare forme di minaccia (o danno o pericolo) che sono reali, attuabili, acute e mirate (THREAT): una spunta dell’item THREAT può essere ragione sufficiente a rimandare la valutazione dello START e indica che è necessario agire con immediatezza.
Lo START è composto di 20 fattori dinamici che sono valutati in base al loro livello di forza o di vulnerabilità in modo indipendente l’uno dall’altro, e la persona è valutata come a basso, moderato o alto rischio su entrambe le dimensioni. Sulla base della valutazione conferita a ogni item sono identificati quei fattori critici sulla base dei quali si valuterà il livello di rischio dei 7 domini di interesse: (1) rischio di violenza nei confronti delle altre persone; (2) rischio di autolesionismo; (3) rischio di suicidio; (4) rischio di allontanamento non autorizzato; (5) rischio di abuso di sostanze; (6) rischio di trascuratezza di sé o auto-abbandono; (7) rischio di vittimizzazione.
cod. 6052001 | START con scheda di lavoro fotocopiabile |
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