Test performance-based: il concetto di performance-based personality test è strettamente legato alla possibilità di spiegare il processo di risposta del soggetto a fronte del compito che gli viene proposto. Se lo applichiamo ai test narrativi, il compito di “raccontare” diventa una prova di “problem solving”, in cui assume importanza il ruolo degli schemi mentali preesistenti nell’organizzazione dello stimolo attuale e, in linea con l’ipotesi proiettiva, si enfatizza l’influenza dei processi inconsci in queste strutture mentali.
Specificità delle tavole: il Roberts-2 si compone di tre diversi set di tavole in base alla provenienza etnica. Ci sono tavole costruite per bambini e ragazzi italiani, africani e latinoamericani, e – in ogni set – ben 11 tavole su 16 sono differenziate per maschi e femmine, in modo tale che il personaggio principale rappresentato nell’immagine rispecchi il genere del soggetto.
Approccio multiculturale alla valutazione: l’attenzione alla dimensione multiculturale, attraverso set di tavole e norme differenti in base all’etnia, pone al centro dell’attenzione il rapporto tra le procedure di assessment e le caratteristiche di personalità in diverse culture, e consente di declinare l’utilizzo del test nell’assessment multiculturale.
Le tavole illustrate forniscono una serie strutturata di situazioni sociali comuni che inducono il bambino a narrare storie relative alle specifiche problematiche elicitate e alle modalità di gestione delle stesse. La storia raccontata dal bambino viene letta come riflesso delle sue capacità, più o meno spiccate o carenti, di riconoscere, assimilare ed organizzare queste situazioni, dando prova di un’adeguata capacità di risoluzione delle problematiche legate all’interazione.
Il Roberts‑2 comprende 7 gruppi di scale, ognuna delle quali ne include a sua volta da 2 a 6:
Il Roberts-2 comprende 3 diversi set di tavole (standard – per soggetti con caratteri somatici europei –, per africani e per latinoamericani) e 3 protocolli di registrazione, ciascuno specifico per uno dei tre gruppi normativi: italiani, nordafricani e latinoamericani. L’utilizzo di tavole e protocolli (e tabelle normative) non è rigidamente correlato: le tavole saranno scelte in funzione dei caratteri somatici del bambino (ad es., a una ragazzina dell’Europa dell’est sarà somministrato il set di tavole “standard”, con un bambino di origine filippina si potranno utilizzare le tavole per “latinoamericani” e con un adolescente nero-brasiliano le tavole per “africani”). Le norme italiane vanno utilizzate anche per tutti quei gruppi etnici e culturali non attualmente rappresentati da specifiche tabelle normative (negli esempi sopra: la ragazzina est-europea e il bambino filippino saranno valutati con il protocollo per italiani, mentre l’adolescente brasiliano con quello per latinoamericani).
Il protocollo per gli italiani è articolato in 5 fasce d’età/gruppi normativi: 6-8, 9-11, 12-14, 15-16, 17-19 anni; quelli per i due campioni di origine straniera in 3 (6-10, 11-14, 15-19 anni).