INTRODUZIONE
Colloquio psicologico e colloquio clinico
1. Che cosa s’intende per colloquio clinico? (il colloquio psicologico secondo i gesuiti)
2. Come il colloquio può aiutare le persone in difficoltà?
3. Come aiutare chi fraintende la natura dei suoi problemi?
PARTE I
Fasi del colloquio clinico
4. Quali sono le fasi del colloquio clinico?
Avviare la relazione terapeutica
5. Come avviare la relazione terapeutica?
6. Che cosa dire per chiudere la prima telefonata che prelude al colloquio?
7. Con quali parole si accoglie il cliente al primo incontro?
8. Che cosa rispondere al cliente che chiede da dove iniziare?
9. Che cosa pensare mentre il cliente parla del suo problema?
Mantenere la relazione terapeutica
10. Quali sono le doti e le abilità che un terapeuta deve avere?
11. Il cliente è un problema o ha un problema?
12. Che cos'è e come si sviluppa l’empatia?
13. Ricorrendo all’autoapertura, che cosa dire a un cliente avvilito che ritiene di essersi comportato in modo inadeguato?
14. Che cosa rappresentano le libere informazioni che ci fornisce il cliente?
15. Essere assertivi aiuta a risolvere i problemi?
16. Come rispondere alle critiche di un cliente?
17. Quali sono le parole da non dire, secondo Rogers?
18. Gli errori da evitare: quali sono?
Raccogliere informazioni e formulare ipotesi
19. Quali sono le informazioni da raccogliere lungo il corso della terapia?
20. Come risolvere la paura dei ladri con il metodo sperimentale?
21. Come avviene l’analisi funzionale delle cause del disturbo lamentato dal cliente?
22. Perché è necessaria un’ipotesi iniziale per evitare che il colloquio si disperda in mille rivoli?
23. Che rilevanza ha il principio di parsimonia nella raccolta di informazioni?
24. Che cosa dire al cliente perché non si perda nel raccontare troppi dettagli?
Motivare al cambiamento
25. Come aiutare la signora Teresina che dichiara di avere la “morte nel cuore”, da quando è stata operata di tumore: psicoeducazione o analisi funzionale condivisa?
26. Resistenze e ostacoli al cambiamento: qual è il ruolo del linguaggio?
27. Come può il colloquio orientare nel dedalo dei pensieri e motivare alla scelta di una via diversa da quella “vecchia”, quando l'abitudine porta a imboccarla automaticamente?
28. Come usare lo strumento delle “cornici relazionali” per modificare regole inflessibili e disfunzionali?
29. Giudicare o comprendere le azioni umane?
30. Che cosa motiva le azioni umane?
31. Qual è la differenza tra bisogni e valori?
32. Come aiutare Annalisa giudicata anormale e incapace dai famigliari?
33. Agire sui pensieri anticipatori può aiutare Federica a superare la paura del panico?
34. Come intervenire con il “controllo dello stimolo” in un caso complesso di rifiuto scolastico?
Pianificare le procedure di trattamento
35. Quali sono gli stadi del cambiamento da considerare nel colloquio clinico?
36. In base a quali principi il contestualismo funzionale organizza il colloquio clinico?
37. Come può il terapeuta modellare con la FAP il comportamento di un marito per migliorare il rapporto coniugale?
38. Come aiutare una moglie rifiutata dal marito?
39. Può il terapeuta con una semplice frase avviare il cliente all’autonomia?
Orientare le procedure di trattamento
40. Come aiutare i soccorritori a gestire lo stress emotivo, in seguito a un attentato o a una calamità naturale?
41. Come aiutare una persona sconvolta dalla rievocazione di un evento traumatico, seguendo il modello del debriefing?
42. Come aiutare le persone colpite da lutto o da abbandono?
43. Come si affrontano persone irritate, aggressive, “difficili”?
44. Come aiutare un genitore a comprendere le ragioni di conflitto col figlio?
45. Come si modifica il comportamento del cliente quando è governato da regole inflessibili?
46. Come aiutare una persona depressa e sfiduciata, intervenendo sulle sue regole disfunzionali?
47. Una studentessa sente delle voci che le impediscono di dormire e la tormentano tutto il giorno: come aiutarla?
48. Come smontare con la “deletteralizzazione” il disturbo ossessivo-compulsivo di Corinna?
49. Come far uscire Fabio dal circolo vizioso dei buoni propositi, inducendolo ad agire?
50. È possibile aiutare Maria a non pensare a ciò che vuole evitare di pensare?
51. Come evitare di rinforzare clienti con disturbo ossessivo, quando chiedono rassicurazione?
PARTE II
Principi del colloquio clinico nella terapia dei disturbi psicologici
52. Disturbi d’ansia: Che cosa li caratterizza e come tenerne conto nel condurre il colloquio?
53. Un cliente rifiuta di esporsi alle situazioni ansiogene: come strutturare il colloquio?
54. Perché e come usare la meditazione nei disturbi d’ansia?
55. Come giustificare l’aumento di pensieri durante la meditazione?
56. Come procedere nei casi di panico?
57. Disturbo da Stress Post-Traumatico: come condurre il colloquio con persone vittime di flash-back?
58. Disturbo Ossessivo-Compulsivo: come aiutare Mariella ossessionata dalle malattie?
59. Disturbi di Personalità: su che cosa deve focalizzarsi il colloquio?
60. Giuseppe si sente incompreso nel rapporto di coppia: può imparare a comprendere i sentimenti di sua moglie?
61. Come aiutare Manlio considerato a lungo un fallito dal proprio padre?
62. Perché Carlo chiede continue rassicurazioni?
63. Nel caso di Carlo è utile la matrice di Polk?
64. Disturbo Narcisistico di Personalità: come può il terapeuta entrare nella roccaforte di chi presenta questo disturbo?
65. Disturbo Borderline di Personalità: come far superare la tentazione dell’autolesionismo?
66. Disturbo Dipendente di Personalità: come condurre il colloquio?
67. Disturbi dell’alimentazione: può il colloquio motivare chi soffre di anoressia o di binge eating a cambiare le proprie abitudini alimentari?
68. Disturbi del Neurosviluppo: problemi neurologici o di contesto?
69. Può la pratica meditativa agire su tic (es.: onicofagia) e balbuzie?
70. Disturbi dell'Attenzione e Iperattività: come l’insegnante può motivare un allievo a prestare attenzione?
PARTE III
Il colloquio clinico nell’infanzia e nell’adolescenza
71. Come prepararsi a capire i problemi esistenziali degli adolescenti?
72. Come spiegare a un bambino le diverse funzioni del pensiero?
73. Come motivare i giovani a un uso funzionale del linguaggio e della cognizione?
74. È utile che il terapeuta parli delle proprie esperienze facendo autoapertura?
75. Come utilizzare lo smartphone in modo funzionale al colloquio?
76. Come coinvolgere i genitori nella terapia?
77. Come motivare i genitori al dialogo con i loro bambini?
78. Come introdurre i genitori ad un uso appropriato della lode?
79. Come coinvolgere i genitori nell'uso della token economy?
80. Come dialogare con gli adolescenti?
PARTE IV
Metanalisi del colloquio clinico
81. Modello medico o modello psicologico?
Modello medico
82. Che cosa caratterizza il modello medico?
83. In psicologia clinica come viene utilizzato il modello medico e che cosa comporta?
84. Il colloquio psicoanalitico rientra nel modello medico?
85. Come si svolge il colloquio nelle terapie psicodinamiche brevi?
86. La terapia cognitiva segue il modello medico?
87. Come la terapia cognitiva considera topografia e funzione?
88. Il colloquio secondo le “Quattro P” rientra nel modello medico?
89. La psicologia aristotelica anticipa il modello medico?
90. Come il modello aristotelico ha influenzato la “psicologia del senso comune”?
91. Il modello medico in psicologia può rendere rigido e fuorviante il colloquio clinico?
Modello psicologico
92. Che cosa caratterizza il modello psicologico?
93. L’oggetto del colloquio clinico sono le interazioni tra organismo e ambiente?
94. Qual è il contributo della fenomenologia al colloquio clinico?
95. Che cosa caratterizza il colloquio rogersiano?
96. Qual è la funzione del colloquio clinico nell’approccio sistemico familiare?
97. Quali sono le caratteristiche del colloquio nella prospettiva del contestualismo funzionale?
98. Come si articola il momento terapeutico attraverso il colloquio contestualista funzionale?
99. Esistono principi di base comuni ai diversi modelli del colloquio clinico?
100. Quali sono i testi più utili per approfondire i temi del colloquio clinico?