Francesco Benso, consulente per la ricerca sulle funzioni attentivo-esecutive presso l’Università di Trento, è docente, formatore e consulente in Neuroscienze cognitive e cliniche sul territorio nazionale. È ideatore di una vasta serie di test, tra cui Measures of Executive Attention (MEA; Hogrefe Editore, 2018), e di trattamenti. La sua attività di ricerca si concentra soprattutto sulla gestione e creazione di modelli neurocognitivi. Pratica aikidō dal 1974; nel 2014 è stato nominato 6° dan esaminatore dall’Hombu Dojo di Tokio e nel 2020 ha ricevuto il titolo onorifico di shihan. Docente formatore di materie scientifico-psico-culturali nell’ambito del Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN), ha al suo attivo numerose pubblicazioni nazionali e internazionali.
Eva Benso, psicologa, master di II livello in DSA e altri disturbi del neurosviluppo, è trainer di III livello formatore del Metodo Benso® e applicatore SMAART del Metodo Feuerstein. Ha inoltre maturato esperienza come grafico creativo e infografico. Svolge attività di valutazione neuropsicologica, (ri)abilitazione cognitiva per disturbi delle funzioni attentivo-esecutive, della memoria e dell’apprendimento. È formatrice presso enti pubblici e privati, co-direttore del Master di I livello in Riabilitazione cognitiva (Università Telematica San Raffaele Roma) e già docente a contratto di Psicologia dell’arte all’Accademia di Brera. Progetta e sviluppa materiali d’intervento per la (ri)abilitazione e percorsi di allenamento cognitivo e metacognitivo attraverso l’arte.
Introduzione
Parte I. Attenzione esecutiva: modelli e teoria delle applicazioni ai trattamenti
1. Network attentivi 1.1. Default Mode Network (DMN) / 1.2. Central Executive Network (CEN) / 1.3. Salience Network (SN) / #1. Ancora considerazioni e osservazioni sull’homunculus / #2. Un punto di vista metodologico e neuroscientifico con ricadute sulla clinica/1.4. Orientamento dell’attenzione: automatico e volontario / 1.5. L’allerta fasico e tonico / #3. Approfondimento della letteratura sull’allerta (pareri diversi) / #4. Un olimpionico famoso studia empiricamente le curve di warning / #5. Approfondimento attenzione minima e diversi stati di allerta/1.6. Considerazioni riassuntive
2. Stati attentivi e dinamiche tra i circuiti 2.1. Stati di flusso, maestri orientali e valutazioni delle neuroscienze / #6. Il segreto del “ripetere senza ripetere”: come evitare la routine con tecniche di consapevolezza (un’esperienza personale)/2.2. Come affrontare il noto problema delle 10.000 ore / #7. Le osservazioni di Csíkszentmihályi e la teoria del flow /2.3. Sugli stati di flusso e altro / 2.4. Meccanismi e modelli relativi ai network: un riassunto “operativo” / #8. I segnali subliminali del corpo sono spesso più importanti dei messaggi verbali / #9. Alcuni importanti circuiti emotivi affettivi che ricadono sulla memoria / 2.5. Alcune riflessioni sull’autotraining degli operatori
3. Le risorse: definizioni, interazioni tra sistemi cognitivi, emotivi e motivazionali 3.1. Definizione di “risorse” / 3.2. Le caratteristiche delle risorse attentive / 3.3. Il doppio compito / 3.4. Ancora sulle risorse / #10. Rituali consapevoli per aiutare l’allenamento mentale nello sport, trasferibili nei diversi set di apprendimento /3.5. I compiti di shifting potenti alleati nei trattamenti: una conoscenza più approfondita per il loro corretto utilizzo / #11. Il cambiamento di stato: dalle reti di salienza (SN) ai gangli della base
4. I training cognitivi. Applicazione critica di modelli noti e meno noti sui sistemi di intervento 4.1. Prime regole per definire un trattamento cognitivo: il conflitto tra le metanalisi / 4.2. Il supervisore empatico / #12. I tre tipi di empatia /4.3. Training adattivi e non adattivi, ovvero pseudotrattamenti / #13. Alcuni casi di dislessia trattati con successo, pubblicati su riviste internazionali /4.4. L’apprendimento motorio complesso / #14. Letteratura che mette in evidenza la forte interazione tra motorio e cognitivo / 4.5. Gli esercizi di visualizzazione applicati all’immaginazione motoria o alla rielaborazione di materiale visivo in memoria di lavoro / 4.6. Lo sviluppo dell’Integrated Cognitive Training (ICT): Metodo Benso® e il problema del transfer / #15. Per non fraintendere: termini e alcune procedure /4.7. Riflessioni conclusive sul nostro metodo integrato: una metodologia aperta
Parte II. Il training cognitivo integrato (ICT)
5. ICT: verso la pratica 5.1. Aspetti di metodo sull’ICT: esercizi e oltre / 5.2. Caratteristiche di contenuto e di forma: la seduta e la sua “atmosfera” / 5.3. Dalla valutazione al trattamento: l’invio / 5.4. La taratura o, ancora meglio, le tarature / 5.5. Autostima e autoefficacia / 5.6. Articolazione della seduta / 5.7. Compiti a casa / 5.8. Teleabilitazione / 5.9. Ambiti ricreativi / 5.10. Ultime raccomandazioni sui materiali del metodo e sui training presentati / 5.11. I principi base dell’ICT (ovvero cos’è l’ICT in sintesi)
6. Attivazione attentiva 6.1. Breve introduzione storica / 6.2. A chi è rivolta / 6.3. Informazioni preliminari / 6.4. Regole base / 6.5. Costruzione teorico-pratica di materiali per l’attivazione / 6.6. Taratura / 6.7. Attivazione motoria / 6.8. Varianti / 6.9. Motricità cognitiva e attivazione / #16. Carte potenziamento / #17. Updating uditivi
7. APE10 7.1. Breve introduzione storica / 7.2. A chi è rivolto / 7.3. Informazioni preliminari / 7.4. Costruzione teorico-pratica dei materiali / 7.5. Le fasi dell’APE10 / 7.6. La gestione del trattamento nei 10 minuti / 7.7. Varianti / #18. APE contrari / #19. Riflessioni teorico-pratiche sull’uso del tachistoscopio / #20. Papiro egizio
8. La matrice da visualizzare 8.1. Breve introduzione storica / 8.2. A chi è rivolta / 8.3. Informazioni preliminari / 8.4. Regole di costruzione teorico/pratica dello strumento / 8.5. Regole base e fasi specifiche / 8.6. Taratura / 8.7. Gestione dell’errore / 8.8. Varianti / #21. Le matrici da visualizzare sovrapposte del training di II livello / #22. Immagine mentale 01: esperienze personali / #23. Immagine mentale 02
9. La tecnica dei loci 9.1. Breve introduzione storica / 9.2. A chi è rivolta / 9.3. Informazioni preliminari / 9.4. Fasi del training / 9.5. Esempio teorico-pratico: associazione delle prime tre carte durante la fase 2 / 9.6. Taratura / 9.7. Gestione dell’errore / 9.8. Varianti / #24. Matrici di integrazione logica
10. La Torre di Hanoi 10.1. Breve introduzione storica / 10.2. A chi è rivolta / 10.3. Informazioni preliminari / 10.4. Fasi del training / 10.5. Taratura / 10.6. Riflessione sull’allenamento / 10.7. Gestione dell’errore / 10.8. Il ruolo cruciale delle pause / 10.9. Varianti / #25. Giochi utili / #26. Arti visive
Conclusioni. Cautela nell’interpretazione delle “etichette diagnostiche”: cosa dobbiamo conoscere prima di…
Un brevissimo esempio riassuntivo di alcuni concetti fondamentali utilizzando un protocollo virtuale per riabilitare la lettura
Bibliografia
Appendice. I materiali del Metodo Benso®: istruzioni per il download