1. INTRODUZIONE
Davide Gallo
1.1. COME NASCE L’ALZHEIMER CAFFÈ
1.2. ESPERIENZE INTERNAZIONALI
1.3. GLI ALZHEIMER CAFFÈ IN ITALIA
2. PROGETTARE UN ALZHEIMER CAFFÈ
Davide Gallo
2.1. PROGETTAZIONE E AVVIO
2.2. LA RACCOLTA FONDI
2.3. IL RECLUTAMENTO DI VOLONTARI
2.4. IL COORDINAMENTO
2.5. IL SETTING
2.5.1. LA SEDE
2.5.2. LA FREQUENZA DEGLI INCONTRI
2.6. LA PROMOZIONE
3. LA STRUTTURA DEGLI INCONTRI
Davide Gallo
4. GLI INTERVENTI RIVOLTI AL CAREGIVER
Sonia Barba
4.1. CHI È IL CAREGIVER
4.2. PROGETTARE LE ATTIVITÀ DEL CAFFÈ RIVOLTE AL CAREGIVER
4.2.1 INCONTRI PSICOEDUCATIVI CON ESPERTI
4.2.2. IL SOSTEGNO EMOTIVO AI CAREGIVER
4.2.3. LA CINETERAPIA
4.2.4. TECNICHE D’INTERVENTO ANALOGICHE
4.2.5. LA TERAPIA OCCUPAZIONALE
4.2.6. ATTIVITA’ LUDICO-RICREATIVE
5. GLI INTERVENTI RIVOLTI AL PAZIENTE
Robin Passerini
5.1. OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI CON GLI OSPITI DEL CAFFÈ ALZHEIMER AFFETTI DA PATOLOGIA DEMENTIGENA
5.2. IL SETTING NELLE ATTIVITÀ CON IL MALATO
5.3. PIANIFICARE LE ATTIVITÀ
5.3.1. PERCHÉ COINVOLGERE IL MALATO DI ALZHEIMER IN QUALCHE ATTIVITÀ?
5.3.2. VALUTARE CHE COSA È IN GRADO DI FARE IL MALATO E INDIVIDUARE ATTIVITÀ ADATTE
5.3.3. STABILIZZARE E RASSICURARE
5.3.4. SEMPLIFICARE L’AMBIENTE E LE RICHIESTE
5.3.5. DEFICIT SENSORIALI E MOTORI
5.4. QUALI ATTIVITÀ PROPORRE?
5.4.1 LE ARTI TERAPIE
5.4.2. STIMOLAZIONE COGNITIVA
5.4.3. TERAPIA E ATTIVITÀ OCCUPAZIONALI
5.4.4. ATTIVITÀ LUDICO-MOTORIE
5.4.5. FESTE
6. LA FORMAZIONE E LA SUPERVISIONE RIVOLTA AGLI OPERATORI DEL CAFFE’ ALZHEIMER
6.1. LE RISORSE UMANE DEL CAFFÈ ALZHEIMER
6.1.1. L’ORGANIGRAMMA
6.1.2. I RUOLI E LE MANSIONI SPECIFICHE DEGLI OPERATORI DEL CAFFÈ ALZHEIMER
6.2. LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
6.2.1 LA FORMAZIONE COME SVILUPPO DI COMPETENZE
6.2.2 LE FASI DEL PROCESSO FORMATIVO
6.2.3 PROGETTARE LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI AL CAFFÈ ALZHEIMER
6.2.4 GLI ASPETTI FORMALI DELLA FORMAZIONE
6.3. LA SUPERVISIONE
6.3.1. L’ANALISI DEL BISOGNO
6.3.2. LA COSTRUZIONE DEGLI OBIETTIVI
6.3.3. IL SETTING
6.3.4. GLI STRUMENTI DELLA SUPERVISIONE
7. IL MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ
Elisabetta Geda
7.1. INTRODUZIONE: PERCHÉ È NECESSARIO MONITORARE LE ATTIVITÀ
7.2. PIANIFICAZIONE, OSSERVAZIONE E RACCOLTA DATI
7.2.1. CHI SI OCCUPA DEL MONITORAGGIO
7.2.2. COSA È IMPORTANTE RACCOGLIERE E OSSERVARE
7.2.3. QUANDO: TIMELINE DI OSSERVAZIONE E MONITORAGGIO DI OGNI ASPETTO, DELLE NUOVE ACCOGLIENZE, DEI SINGOLI INCONTRI DEGLI OPERATORI.
7.3. INSERIMENTO E ANALISI DEI DATI
7.3.1. LE TABELLE DI RACCOLTA DATI: COME INSERIRE I DATI PER UNA FACILE E CONDIVISIBILE ANALISI
7.3.2. ANALISI DESCRITTIVE, TABELLE DI CONTINGENZA E CORRELAZIONI SUI DATI
7.4. LA COMUNICAZIONE DEI RISULTATI
7.5. ESPERIENZE NAZIONALI E INTERNAZIONALI
7.5.1. VIC MEMORY LANE CAFÈ (VICTORIA, AUSTRALIA)
7.5.2. AMARCORD AL CAFÈ (CESENA – ITALIA)
7.5.3. CAFFÈ ALZHEIMER TORINO (TORINO – ITALIA)
8. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
BIBLIOGRAFIA